Trattamento dei pazienti anziani con linfoma a cellule del mantello: follow-up a lungo termine dello European MCL Elderly Trial


In un aggiornamento dello studio clinico randomizzato, in aperto, di fase III European Mantle Cell Lymphoma ( MCL ) Elderly Trial pubblicato nel 2012 si è cercato di confermare i risultati sugli esiti a lungo termine concentrandosi su efficacia e sicurezza dell’uso di mantenimento a lungo termine di Rituximab ( MabThera ).

Sono stati sottoposti 560 pazienti con linfoma mantellare di nuova diagnosi a una prima assegnazione casuale tra Rituximab, Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ( R-CHOP ) e Rituximab, Fludarabina e Ciclofosfamide ( R-FC ), seguita da una seconda assegnazione casuale di 316 responder tra mantenimento con Rituximab e Interferone alfa, da continuare fino alla progressione.

Sono state confrontate la sopravvivenza libera da progressione dalla seconda randomizzazione e la sopravvivenza globale dalla prima o seconda randomizzazione.

Dopo un tempo di follow-up mediano di 7.6 anni, la differenza precedentemente descritta nella sopravvivenza globale tra i bracci di induzione persisteva ( mediana, 6.4 anni dopo regime R-CHOP, n=280, vs 3.9 anni dopo regime R-FC, n=280; P=0.0054 ).

I pazienti che rispondevano a R-CHOP avevano una sopravvivenza mediana libera da progressione e sopravvivenza globale, rispettivamente, di 5.4 e 9.8 anni, quando erano stati assegnati in modo casuale a Rituximab ( n=87 ), rispetto a 1.9 anni ( P minore di 0.001 ) e 7.1 anni ( P=0.0026 ), rispettivamente, quando erano stati assegnati casualmente all'Interferone alfa ( n=97 ).

Nel 58% e nel 32% dei pazienti trattati con R-CHOP, il mantenimento con Rituximab era ancora in corso, rispettivamente, 2 e 5 anni dopo l'inizio del mantenimento.

Dopo il regime R-FC, il mantenimento con Rituximab è stato associato a un'incidenza cumulativa inaspettatamente elevata di morte in remissione ( 22% a 5 anni ).

La tossicità del mantenimento con Rituximab era bassa dopo R-CHOP ( leucopenia di grado 3-4 o infezione inferiori al 5% ) ma più evidente nei pazienti in terapia con Rituximab dopo R-FC, in cui leucopenia di grado 3-4 ( fino al 40% ) e infezioni erano frequenti ( fino al 15% ).

Gli eccellenti risultati con R-CHOP seguita dal mantenimento con Rituximab fino a progressione per i pazienti più anziani con linfoma mantellare persistono in un follow-up a lungo termine. Il prolungamento del mantenimento con Rituximab oltre i 2 anni è efficace e sicuro. ( Xagena2020 )

Kluin-Nelemans HC et al, J Clin Oncol 2020; 38: 248-256

Onco2020 Emo2020 Farma2020


Indietro

Altri articoli


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...


La Fludarabina è uno degli agenti più comuni somministrati per la linfodeplezione prima della terapia CAR-T diretta a CD19, ma...


Precedenti analisi dello studio di fase 2 KEYNOTE-170 hanno dimostrato un'attività antitumorale efficace e una sicurezza accettabile di Pembrolizumab (...


Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...